Questa settimana si è rilevata essere ricchissima di importanti notizie economiche che riguardano un po' tutti noi. Andiamo per ordine, con sintesi e chiarezza.
1) Si è definito il governo italiano. La squadra dei ministri era pronta già dalla scorsa settimana, venerdì si è definita la platea dei sottosegretari con 21 a 5 stelle, 18 al PD. Al di là delle considerazioni politiche sulle quali soprassiedo, gli aspetti importanti sono due: dal punto di vista dei mercati il nuovo governo sembra dare fiducia, infatti lo spread è sceso sotto quota 150 punti e il mercato azionario italiano continua la sua ripresa; l'altra considerazione di politica economica, invece, è che il nuovo ministro delle finanze Gualtieri ha dichiarato di eliminare la Flat Tax della Lega, dopo pochi mesi di vita, garantendo tuttavia che vi saranno misure per il taglio della pressione fiscale nei prossimi tre anni. Staremo a vedere.
2) Politica economica espansiva. Ormai era nell'aria da un po', ma giovedì abbiamo saputo ufficialmente che la BCE rilancerà con la politica economica espansiva, ovvero: acquisto dei titoli di stato dei paesi membri per 20 mld di euro, che tradotto significa bassi tassi di interesse per gli stati e maggiore denaro in circolo nel sistema; inoltre taglio dei tassi di deposito interbancari, favorendo così un'ulteriore abbassamento del costo dei debiti, aiutando molte famiglie e imprese a pagare meno interessi. Tutte manovre finalizzate a rilanciare l'economia europea ancora troppo debole, il che fa capire che i tassi di interesse rimarranno bassi ancora a lungo.
3) Nuove regole per le banche e i conti correnti dei clienti. E' entrata ufficialmente in vigore la direttiva europea PSD2, che obbligherà le banche ad aggiornare i sistemi di sicurezza bancari. Questo sta generando un po' di confusione per molti clienti in italia che non si ritrovano nelle novità, infatti le banche hanno dovuto eliminare le chiavette (cd. Token) favorendo modalità d'accesso più digitali. Inoltre anche i pagamenti online dovranno sottostare a regole più ferree, che potrebbero inizialmente generare qualche rallentamento. Tutto ciò sarà necessario per aumentare le tutele dei clienti nell'utilizzo dei canali digitali
4) Produzione industriale in sofferenza. Continua il calo della produzione industriale italiana ( -0,7% a luglio), anche se è un trend che si osserva in tutta europa. Le politiche economiche espansive delle BCE sono anche una diretta conseguenza di questi dati di rallentamento economici che si misurano nell'area euro.
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