Agosto si era concluso con molte incognite: da una parte la guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti che aveva dato segnali di ripresa, dall'altro la crisi politica in Italia con Matteo Salvini che era uscito dall'esecutivo giallo-verde. Tutto ciò aveva generato incertezza ed alcuni operatori rimanevano cauti sugli sviluppi che tutto questo avrebbe potuto implicare per l'economia.
Tuttavia, settembre si è aperto all'insegna del "segno più". Infatti dal fronte delle guerra dei dazi le due macropotenze mondiali avrebbero dato segnali distensivi, dichiarando di riprendere le trattative per trovare degli accordi. Si tratta, comunque, di un braccio di ferro che va avanti da parecchi mesi, pertanto ci sarà da aspettarsi ancora altro tra tweet di Trump e resistenza cinese. Per il momento, però, i listini azionari europei ne beneficiano concludendo la settimana positivamente.
Per quanto riguarda la situazione italiana, dall'incertezza iniziale si è passati all'euforia dei mercati dovuta all'accordo trovato da 5 stelle e Partito Democratico: non solo l'azionario italiano ne ha tratto beneficio concludendo la settimana con un +20% da inizio anno (primi in Europa), ma c'è stata una discesa importante anche dello spread arrivato sui 150 punti base rispetto ai 220 toccati ad agosto. Al di là delle considerazioni politiche che nulla hanno a che fare con questo blog, sicuramente dal punto di vista finanziario si sono visti, per lo meno in questa settimana, benefici oggettivi che danno respiro al risparmio e all'economia nostrana.
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