Quante volte avrai sentito questa esclamazione? Magari da un amico o da un parente stretto che ci è passato prima di te. Ti tolgo ogni dubbio: può essere pericoloso.
Ma cosa si intende per "pericolo"? E soprattutto, perché un risparmiatore dovrebbe investire?
Molti se lo chiedono. I meno esperti potrebbero pensare che serva solo per guadagnare in maniera facile. In effetti, messa così, rischio alto e guadagno facile, non sembra proprio allettante come ipotesi. Quasi quasi è meglio il prudente e sicuro conto corrente, giusto? Una volta c'era addirittura il materasso.
Bisogna però dire una cosa. Questo appena scritto è tutto impreciso. Con due minuti di lettura spieghiamo i perché:
1) Innanzitutto bisogna distinguere tra speculazione e investimento. La speculazione è il guadagno "facile" inteso alla stessa stregua del Superenalotto o della corsa dei cavalli. Ti do un consiglio: se cerchi questo, è più divertente spendere quei soldi in un casinò piuttosto che cercare forme di investimento ad alto guadagno in breve tempo. Il perché è presto detto: dietro a questa logica ci sono rischi altissimi, e "giocare" con i propri soldi è la cosa più insensata che possa succedere.
Diverso è l'investimento inteso come pianificazione. In questo caso stiamo parlando di impiegare una parte del proprio risparmio per raggiungere obiettivi di medio e lungo periodo. Quali potrebbero essere? E' soggettivo. Molti impiegano il proprio risparmio per poter avere una pensione dignitosa tra qualche anno, altri per creare un piano studio per i figli, altri ancora per poter comprare una casa un domani. Ognuno ha il proprio obiettivo, ed è personale. Dietro a questa logica c'è la professionalità di un professionista che ti supporta e strumenti a rischio più contenuto che, in base alla tua propensione, ti danno dei risultati nel tempo in linea con le tue aspettative. Sicuramente la speculazione da più adrenalina, però è chiaro quale delle due abbia più senso.
2) "Ok, ho capito la pianificazione. Ma investire rimane comunque pericoloso".
Cosa si intende per pericolo? La possibilità di perdere tutti i soldi? In realtà è tecnicamente impossibile se si rispettano due cose importanti: il tempo e la diversificazione.
Nel primo caso ogni prodotto di investimento ha bisogno del suo tempo per maturare. Hai mai provato a cucinare una pasta che ha un tempo di cottura di 8 minuti e, per la troppa fame, non hai aspettato e l'hai mangiata con la metà del tempo previsto? Sei libero di farlo, ma sicuramente quel piatto di pasta sarà deludente e ti rovinerà il pranzo. Con gli investimenti è uguale. Se hai obiettivi di lungo termine è giusto avere strumenti che diano risultati nel lungo termine. Quello che succede nel mentre non deve ne preoccuparti ne ingannarti. Ricorda sempre la differenza tra speculazione e pianificazione. Con il dovuto tempo l'investimento da sempre i suoi risultati.
Nel secondo caso abbiamo parlato di diversificazione. Significa una cosa molto semplice: dividere il proprio investimento in più strumenti. Questo per un semplice motivo: l'obiettivo deve essere quello di investire nella crescita dell'economia mondiale. Quindi non in un solo stato ne in un solo settore. Punta sul mondo. Il mondo, da quando esiste l'uomo di Neanderthal, è sempre cresciuto. Ci saranno stati periodi un po' più turbolenti, ma l'uomo per definizione è destinato a progredire. E così l'economia. L'investimento deve replicare questa logica, per questo è importante diversificare.
3) "Ok, tutto chiaro. Ma se metto da parte poco per volta sul conto corrente, non è lo stesso? Infondo è a rischio zero". Anche questa affermazione, purtroppo, è falsa. Il conto corrente è l'investimento più rischioso che esiste, perché è l'unico che nel tempo ti darà al 100% rendimento negativo. Investiresti mai in qualcosa che ti garantisca una perdita? Immagino di no. Infatti il conto corrente, come suggerisce la parola, serve per spendere e utilizzare i soldi, e non serve affatto per accantonarli. Per svariate ragioni: innanzitutto sul conto spesso ci sono dei costi fissi; inoltre sul conto c'è un'imposta di bollo che viene applicata ogni anno; e poi c'è il nemico peggiore, ovvero l'inflazione. Ogni anno i prezzi dei beni e dei servizi che acquisti aumentano di prezzo. Aumentando di prezzo i soldi valgono via via sempre meno. Ragionaci: quante cose compravi 30 anni fa con 40 milioni di lire? Quante ne compri oggi con 20 mila euro? Probabilmente la metà, forse anche meno. Eppure quei soldi "dovrebbero" valere lo stesso. Risparmiare sul conto ha senso per avere un gruzzoletto per i bisogni di brevissimo periodo. I risparmi che invece sappiamo che non serviranno nel breve, tenerli fermi sul conto, è solo una grossa perdita di denaro.
4) "Tutto ha senso. Però, li metto da parte perché non si sa mai. Non vorrei che mi succeda qualcosa". Questa affermazione è, finanziariamente parlando, la più stupida che si possa dire. Risparmiare sul conto, anche se tu fossi bravissimo a farlo, non ti garantirà protezione se dovesse succedere qualcosa di grave alla salute. Anche nella migliore delle ipotesi, anche se riuscissi a risparmiare qualche migliaia di euro ogni anno, qualora ci fosse un evento grave che impedisca la tua capacità lavorativa, quei soldi messi da parte durerebbero pochissimo. E una volta finiti? E' un grosso problema. Quindi anziché risparmiare grandi cifre "autoassicurandosi", è molto più intelligente spendere poche centinaia di euro su una assicurazione che protegga totalmente la tua capacità di generare reddito. Così facendo libererai molte più risorse da destinare ad altre esigenze e proteggerai i tuoi obiettivi.
Quindi investire non è poi così una brutta ipotesi. Ciò che è fondamentale è farlo con consapevolezza e con il supporto di professionisti del settore che sappiano comprendere la tua situazione attuale e darti gli strumenti per poter arrivare a ciò che desideri per il futuro tuo e della tua famiglia. Serve pazienza e razionalità.
Tuttavia, il tempo sarà sempre dalla tua parte.
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